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La nuova incriminazione di Trump

Libero Gentili • mar 31, 2023

“Una tragedia americana, atto III”. Così il quotidiano The New Yorker intitola l’articolo sulla incriminazione di Trump, notizia apparsa su tutta la stampa internazionale.

Il demagogo, il fanatico con impulsi autoritari ha arricchito il suo curriculum di accuse questa volta non più per imbrogli politici e finanziari ma, sant'Iddio!, per le sue scappatelle sessuali extraconiugali.

Sicuramente la maggior parte degli italiani dirà: “eh, che vuoi che sia…”

Eh no, cari miei, agli americani per chi li conosca un pochino, puritani come sono, queste cose sono gravissime!

Quindi, quello che mi fa sorridere, è che fino ad ora era riuscito ad eludere la giustizia, per la sua tipica arroganza in barba alla morale e alla decenza.

Ora l’hanno incastrato per aver pagato $ 130.000 alla porno star Stormy Daniels nei giorni  della campagna presidenziale del 2016 per far tacere l’attrice porno con la quale avrebbe avuto un incontro nell’anno 2006, l'anno dopo che ha sposato la sua terza moglie Melania, oltre all’ex modella di Playboy Karen McDougal che avrebbe intascato $ 150.000 per tacere su una “pratica” definita negli ambienti specializzati “catch and kill”, cattura e uccidi.

Beh, naturalmente, oltre ad altre centinaia di migliaia di dollari per pagare tutti i porta-borsa che si sono “adoperati” per concludere queste trattative!

Quello che emerge da questa squallida vicenda è qualcosa di ben più grave: per la prima volta nella storia, a un ex Presidente degli Stati Uniti verranno sicuramente prese le impronte digitali, foto segnaletica e le manette.

Ovviamente con qualcuno doveva prendersela.

Naturalmente non con le donne dei suoi intrattenimenti, bensì con chi rappresenterà la giustizia durante il processo: il Procuratore Distrettuale di Manhattan, Alvin Bragg che il clown ha definito rabbiosamente: “psicopatico degenerato”, “feccia umana” e “negro”.

Mah, ogni tanto dovremmo riflettere (e non solo negli Stati Uniti) che in ogni tempo e in ogni luogo, ognuno è sempre il “negro” di qualcun altro.



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