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Femminismo e post fascismo

Libero Gentili • ott 16, 2022

“Mi fa rabbia – dice Ritanna Armeni – che anche alcune donne e femministe non riconoscano il valore simbolico che avrebbe per l’Italia il fatto che una donna – nello specifico, Giorgia Meloni –, per la prima volta nella storia del nostro paese, diventi presidente del Consiglio. Perché significa negare che c’è una forza femminile che ha attraversato in profondità il Paese e che potrebbe arrivare infine a rompere il tetto di cristallo." (HuffPost Agosto 2022).

Riusciamo a ragionare con il nostro cervello, oppure, per comodità, continuiamo a demandare ai vari mainstream del momento la presa di coscienza di certi avvenimenti storici che cambiano le nostre vite?

E con le nostre vite intendo tutto ciò che, oltre il pranzo, la cena, la vacanza, la partita di calcio, il selfie che mi faccio in costume sulla spiaggia, costituisce la nostra identità sociale, la libera espressione di pensiero e di critica, in un mondo che sta perdendo il suo valore primario: la libertà, in senso assoluto.

Giorgia Meloni (probabile, al momento) Presidente del Consiglio, una vittoria del riscatto femminile?

Una donna, erede della cultura fascista, erede di un personaggio come Benito Mussolini che è stato, storicamente, il peggior maschilista per il quale la donna poteva anche essere una prostituta, al servizio di ogni necessità fisica dell'uomo fascista?

E fatevele certe riflessioni e ragionate con il VOSTRO cervello... finché non sia troppo tardi!


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